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Quando ero giovane, pensavo che il successo nel basket dipendesse solo dalle abilità fisiche e atletiche. Credevo che un giocatore fosse migliore di me perché più abile o esplosivo. Non lavoravo mai sulla mia fiducia o sugli strumenti mentali. Avevo tanto potenziale intrappolato nella mia mente e non voglio che nessun altro atleta passi per lo stesso. In questo articolo esploreremo come cambiare la propria mentalità può trasformare il modo in cui si gioca e si vede il gioco.
Il primo cambiamento di prospettiva da fare è giocare sempre per vincere. Spesso, senza rendercene conto, giochiamo per non perdere. Ad esempio, quando prendiamo l'ultimo tiro di una partita, possiamo farlo con l'intento di vincere, senza preoccuparci delle conseguenze di un possibile errore. Ma se iniziamo a pensare a tutte le conseguenze negative, iniziamo a giocare per non perdere. Concentrarsi su cosa fare di positivo nel prossimo momento cambia tutto, riduce l'overthinking e aumenta la fiducia.
Avere grandi obiettivi è importante, ma spesso ci perdiamo nei dettagli di questi grandi obiettivi. Ad esempio, se vogliamo segnare una media di 15 punti a partita, dobbiamo suddividere questo obiettivo in traguardi più piccoli e gestibili. Potrebbe significare lavorare sulla capacità di tiro cinque giorni a settimana o mirare a segnare quattro punti a quarto. Concentrarsi su piccoli passi aiuta a raggiungere i grandi obiettivi più facilmente.
La sensazione che proviamo quando siamo nervosi è la stessa di quando siamo eccitati: sudorazione delle mani, battito cardiaco accelerato. La differenza sta nel modo in cui interpretiamo queste sensazioni. Se le vediamo come nervi, le percepiamo negativamente. Se le vediamo come eccitazione, possiamo usarle a nostro vantaggio. Studi dimostrano che affermare verbalmente di essere eccitati può migliorare le prestazioni.
Quando pensiamo troppo alla tecnica, come la posizione del gomito o del polso, rischiamo di peggiorare le nostre prestazioni, soprattutto nei momenti cruciali. Invece, concentrarsi sul risultato, come tirare la palla più in alto o immaginare di superare un ostacolo, può migliorare l'efficacia del tiro e delle altre azioni di gioco.
Spesso rendiamo il gioco più difficile di quanto dovrebbe essere, cercando tiri complicati. Invece, dovremmo concentrarci sui tiri più facili per noi e per la nostra squadra, come tagliare verso il canestro o sfruttare i blocchi. Creare slancio psicologico con canestri facili aiuta ad entrare in uno stato di flow, migliorando le prestazioni complessive.
I migliori giocatori non si concentrano sui difensori, ma sugli spazi aperti. Questo cambiamento di prospettiva aiuta a evitare l'overthinking e a trovare soluzioni più efficaci in campo. È come uno sciatore che vede gli spazi bianchi tra gli alberi invece degli alberi stessi.
Non è necessario giocare sempre al 110%. Spesso, i giocatori che cercano di andare al massimo finiscono per essere meno efficaci. Invece, giocare al 95% permette di mantenere il controllo e l'efficacia, riducendo l'overthinking e migliorando le prestazioni complessive.
Infine, è importante ricordare che il basket non è tutto nella vita. Non bisogna identificarsi solo come giocatori di basket. Quando si mette il basket in prospettiva, si riduce la pressione su se stessi, migliorando anche le prestazioni in campo. Una cattiva partita non definisce chi siamo, e riconoscere questo ci aiuta a recuperare più facilmente dalle difficoltà.
Spero che questi cambiamenti di prospettiva vi aiutino a migliorare non solo come giocatori, ma anche come persone. Se volete un metodo completo per lavorare su questi aspetti, considerate di seguire il programma di allenamento mentale disponibile. Grazie per aver letto e continuate a migliorare ogni giorno!